Nel 2022, il settore dei giochi in Italia ha registrato un’impennata nelle entrate erariali, raggiungendo la cifra record di 11,22 miliardi di euro. Questo rappresenta un aumento del 33,40% rispetto all’anno precedente, segnando una crescita significativa nel settore.
Le entrate erariali sono fondamentalmente i proventi che lo Stato incassa dal settore dei giochi, comprendendo le tasse imposte sui giochi e la differenza tra il totale delle puntate (raccolta), i premi distribuiti (vincite) e le commissioni (aggi).
La Relazione Libro Blu 2022, pubblicata dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli e aggiornata al 22 maggio 2024, conferma questi dati. Il documento evidenzia come il settore dei giochi abbia continuato il suo trend positivo iniziato nel 2021, con un aumento in tutte le sue componenti: la raccolta è cresciuta del 22,39%, le vincite del 20,91%, la spesa del 31,56% e le entrate erariali del 33,40%.
Questo incremento è stato in gran parte favorito dalla fine delle restrizioni legate alla pandemia, che ha permesso una ripresa completa del settore. In particolare, si è osservato un ritorno significativo alle postazioni di gioco fisiche, che ha influenzato positivamente la raccolta.
Il rapporto tra le vincite e la raccolta è leggermente diminuito, passando dall’86,08% nel 2021 all’85,03% nel 2022. Questo calo è dovuto al ritorno degli utenti ai giochi fisici, che tendono ad avere un payout (cioè, una percentuale di vincita) inferiore rispetto ad altre tipologie di gioco.
Interessante notare come il rapporto tra le entrate erariali e la raccolta sia aumentato, passando dal 7,56% nel 2021 all’8,24% nel 2022. Questo aumento è attribuibile principalmente al maggiore utilizzo degli apparecchi da intrattenimento, che sono soggetti a un prelievo fiscale più elevato.
In sintesi, il 2022 si è rivelato un anno di grande rilancio per il settore dei giochi in Italia, con un ritorno alla normalità e una crescita economica notevole.
Distribuzione delle entrate erariali nel Settore dei Giochi
Nel 2022, il panorama del settore dei giochi in Italia ha mostrato una distribuzione interessante delle entrate erariali, con diverse tipologie di gioco che hanno contribuito in modo significativo alle casse dello Stato. Al centro di questa analisi, troviamo gli apparecchi da intrattenimento, come Awp, Vlt e Comma 7, che hanno rappresentato più della metà degli introiti statali nel settore, con una percentuale del 54,77%.
Segue poi il segmento dei Giochi numerici e delle Lotterie, che hanno contribuito per il 31,98% al totale delle entrate erariali provenienti dai giochi. Questa categoria include diverse tipologie di gioco, come i Giochi numerici a totalizzatore, le Lotterie tradizionali, il Lotto e altri giochi numerici a quota fissa, tra cui il popolare “10 e Lotto” e “Million Day”.
All’interno di questa categoria, le Lotterie hanno avuto il maggior peso, contribuendo per il 46,64% delle entrate, seguite dal Lotto con il 32,92% e dai Giochi numerici a totalizzatore con il 20,44%.
Le Scommesse, un altro settore importante, hanno rappresentato il 6,07% del totale delle entrate erariali. All’interno di questa categoria, la maggior parte delle entrate (96,64%) proviene dal Gioco a base sportiva, seguito dal Gioco a base ippica (2,83%) e dal Betting Exchange (0,53%).
Infine, il 7,18% delle entrate erariali è stato generato dai Giochi di abilità a distanza, che comprendono il 74,47% del totale, e dal Bingo, che contribuisce per il 25,53%. Questi dati riflettono non solo la varietà del settore dei giochi in Italia, ma anche l’importanza di ogni singola categoria nel contribuire alle finanze pubbliche.
Controlli e sanzioni nel settore dei giochi
Nel 2022, il settore dei giochi in Italia ha visto un’intensificazione dei controlli e delle sanzioni. In totale, sono stati controllati 22.576 esercizi, con un indice di presidio del territorio pari al 22,18%. Questo indice rappresenta il rapporto tra il numero di esercizi controllati in tutti gli ambiti del gioco e il numero totale degli esercizi registrati sui sistemi dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli (Adm).
Rispetto agli anni precedenti, si nota un trend crescente: nel 2020 sono stati controllati 14.081 esercizi, nel 2021 18.570, e nel 2022 22.576. Questo aumento, del 21,57% rispetto al 2021, è in parte dovuto al ritorno alle attività di verifica dopo le restrizioni imposte dal Governo agli esercenti nella prima parte del 2021.
Nel 2022, si è registrato un incremento sia nel numero di violazioni amministrative (+3,75%) che negli atti di accertamento (+3,17%) rispetto al 2021. Questo risultato è frutto dell’impegno costante del personale Adm nelle attività di vigilanza e controllo del territorio. Tuttavia, l’ammontare dell’imposta accertata ha mostrato un calo del 34,84% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 448,72 milioni di euro.
Interessante notare che, nonostante l’aumento dei controlli, il numero di sanzioni irrogate è diminuito del 12,35% rispetto al 2021, segno di una maggiore conoscenza del territorio da parte del personale Adm. La maggior parte delle imposte accertate nel 2022, l’81,11%, proviene dai controlli effettuati nelle regioni Piemonte e Sicilia.
Nel settore delle scommesse, si è osservato un calo del 4,14% nel numero di violazioni amministrative accertate, ma un aumento del 29,55% negli atti di accertamento rispetto al 2021. Tuttavia, sia l’imposta accertata che il valore delle sanzioni tributarie ed amministrative irrogate hanno registrato un calo generale rispetto al 2021, con un aumento dell’84,03% nel numero di sanzioni irrogate.
Per quanto riguarda il settore degli apparecchi, si è verificato un aumento del 18,35% nel numero di violazioni amministrative accertate e un calo del 22% negli atti di accertamento rispetto al 2021. L’imposta accertata nel 2022 è stata significativamente maggiore, raggiungendo i 238,35 milioni di euro, rispetto ai 14,54 milioni di euro del 2021.
Anche l’ammontare delle sanzioni comminate in ambito tributario è aumentato notevolmente, passando da 11,02 milioni di euro nel 2021 a 85,53 milioni nel 2022, mentre il numero di sanzioni irrogate è diminuito del 2,51% rispetto all’anno precedente.
Contrasto al gioco minorile: una tendenza positiva
Nel settore del gioco minorile, l’analisi dei dati recenti mostra un trend incoraggiante: si è registrato un calo sia nel numero sia nell’importo delle sanzioni irrogate, così come nel numero di esercizi sospesi. Questo miglioramento è probabilmente attribuibile a una maggiore consapevolezza e informazione riguardo al divieto di partecipazione ai giochi pubblici con vincita in denaro per i minori di 18 anni. Inoltre, il presidio sul territorio da parte del personale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli (Adm) ha giocato un ruolo cruciale in questo processo.
Inibizione dei Siti Web irregolari
Dal 2014, l’Adm ha intrapreso un’importante attività di vigilanza della rete telematica, che si affianca all’attività di presidio del territorio. Questo impegno si è intensificato nel triennio 2020-2022, periodo in cui l’Agenzia ha continuato con determinazione l’attività di inibizione dei siti web irregolari.
Nel 2022, l’Adm ha raggiunto un risultato significativo, inibendo 261 siti web irregolari, con un aumento del 32,49% rispetto ai 197 siti bloccati nel 2021. Interessante notare che, nonostante l’aumento dei siti inibiti, si è registrato un calo del 4,95% nei tentativi di accesso a questi siti, passando da 250,74 migliaia nel 2021 a 238,33 migliaia nel 2022.
Questi dati riflettono l’efficacia delle strategie adottate dall’Adm nel contrastare il gioco minorile e nel limitare l’accesso ai siti web irregolari, dimostrando un impegno costante e una vigilanza attenta nel settore dei giochi.